Anna Marongiu |
"... Solitaria in un'isola si era venuta formando unicamente per virtù propria, guardando dentro di sé, cercando le parole più semplici e piane per dire quanto una doviziosa fantasia le veniva dettando. Questo bulino era destinato a far parte di una serie di "Lotte Favolose" rispecchianti il tormento e l'amarezza dell'animo suo; una delle quali, "Il Terrore", già compiuta. Complessità quasi tutte di vasto respiro, pur nella piccola mole, che, come "Il Paradiso Terrestre", "Le Tavole della Legge", non le sfuggivano mai di mano. Ne teneva gli elementi ben stretti, disciplinati, ritmicamente legati, subordinati alle necessità di equilibrio e di armonia, alla reciproca loro importanza; intuiva le affinità misteriose delle linee, cercava di potenziarne il valore espressivo; consultava e interpretava il vero con sagace discrezione, temendo sempre di esserne fuorviata.